Come sai che le tuo sistema è dis-regolato?

 

Il nostro sistema nervoso autonomo ha lo scopo di regolare tutte le funzioni automatiche del nostro corpo: respirazione, temperatura, digestione, battito cardiaco…e tutti i meccanismi di sopravvivenza.


Siamo nati con la naturale abilità di modulare stati di difesa con stati di fiducia e sicurezza.

Al presentarsi di un pericolo abbiamo quindi varie scelte: combatterlo, sfuggirgli, insensibilizzarci o manipolare la situazione compiacendo chi ci sta davanti.

Chi fa questa scelta?

Non la tua mente, certo, ma una rete di nervi che ha lo scopo di valutare gli stimoli che provengono dall’esterno e DALL’INTERNO di te (neuroception).

Quindi, in poche parole, i meccanismi di protezione vanno in automatico, senza che noi ne possiamo avere il controllo.


A volte però queste strategie automatiche restano “accese” anche dopo che il pericolo è passato, quando invece dovremmo ritornare naturalmente a sentirci al sicuro e in fiducia, e riportare tutta la nostra biologia in modalità relax/riparazione.


Se da piccole non siamo state seguite come meritavamo, se in famiglia c’erano tensioni e un’atmosfera pesante, se i nostri genitori avevano comportamenti narcisistici, o se abbiamo attraversato delle avversità nei primi anni di vita, da adulte le possibilità che il nostro sistema vada in tilt alla prima difficoltà o alla goccia che fa traboccare il cosiddetto vaso dello stress, sono altissime.

Ed è anche possibile che ritornare all’equilibrio non avvenga più in modo naturale, e che la reazione allo stress (il tipo di pressione sanguigna, battito cardiaco, pensieri, tensioni, dispendio energetico scelto per sopravvivere al pericolo) diventi la nostra nuova normalità.


Come riconoscere se il tuo sistema è dis-regolato quindi?

Ci sono delle specifiche caratteristiche che possono fartelo riconoscere:

  • Il cuore corre sempre, battito cardiaco elevato, spesso con la sensazione in petto o nello stomaco

  • Respiro affannoso oppure incompleto, con parti della pancia o del diaframma tese, che non si muovono liberamente

  • Testa che frulla con pensieri, spesso con sensi di colpa e autocritica, anche prima di addormentarsi

  • Difficoltà a rilassarsi, fare meditazione o respirazione guidata

  • Costante bisogno di distrarsi per non stare ferme

  • Digestione “sballata”, troppo veloce o troppo lenta e problemi digestivi in generale

  • Problemi del sonno

  • Ansia, agitazione, paure

  • scoppi di rabbia incontrollata o pianto


Oppure dal lato opposto nel freeze state

  • Insensibilità

  • Mancanza di stimoli

  • People pleasing (cercare di essere, fare e dire ciò che gli altri vorrebbero per evitare conflitti)

  • Non sapere cosa ti piace e non avere passioni né progetti

  • Strani sintomi che non sembrano avere una reale causa, soprattutto sistema linfatico e immunitario)

  • Stanchezza cronica, svegliarsi più stanchi di quando ci si è coricate

  • Problemi di memoria o di attenzione

  • Sensazione di vivere fuori dal corpo, essere “per aria” (contrario dell’essere radicate)

  • depressione, scoraggiamento, sentirsi impotenti


Se ti riconosci in alcuni di questi sintomi, allora la modalità sopravvivenza potrebbe essere rimasta accesa dentro di te e d essere diventata la tua normalità.


Il problema è che il corpo consuma molta energia per mantenerla attiva, energia che non può utilizzare per il recupero delle forze né per la rigenerazione delle proprie cellule. Per questo a lungo termine può essere dannosa.


Come riportare il sistema alla normalità?

Il segreto è il sentirsi al sicuro, attivare quella parte di risposta naturale di connessione, fiducia, supporto che invia il segnale di disattivare il nostro survival mode in atto.

Possiamo re-insegnare al nostro sistema come modulare gli stati di reazione al pericolo con stati di relax e nutrimento, e questo è l’obiettivo del nervous system self-regulation coaching.

“Com’è possibile che il nostro sistema impari delle nuove modalità automatiche?” dirai tu.

Grazie alla neuroplasticità! Siamo nati per imparare nuove cose, e il nostro cervello si plasma in base alle nuove esperienze, che devono essere ripetute con costanza e con una cadenza specifica

Ho visto su me stessa i risultati dopo 6 mesi di lavoro con una cadenza di 2 sedute al mese. Quindi posso testimoniare in prima persona le potenzialità di questi strumenti delicati, ma potenti.

Self regulation coaching
Vista rapida
 

Attenzione: Alessandra De Francesch non è un medico nè una psicologa, è un’operatrice olistica. Nessun consiglio che troverai sul sito e sulle pagine social Luminous and free vuole sostituire quello del tuo medico. Quando parlo di sistema nervoso, guarigione, regolazione delle emozioni, e di problematiche fisiche deve intendersi dal punto di vista del riequilibrio energetico e del benessere olistico dell’individuo.

 
 
 

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