La mia storia

 
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Sono sempre stata la classica brava bambina, ho sempre cercato di essere una figlia diligente.

Presto nella mia vita mi sono dovuta disconnettere dalle mie emozioni perché per essere una ragazza perfetta avevo bisogno di diventare come mi volevano e negare la differenza che sentiva esserci tra me e la mia famiglia. Ero diversa e mi sono adattata a diventare come dovevo essere secondo gli altri intorno a me.

La disconnessione da se stessi può sembrare una cosa da poco, ma in realtà questa mi ha portato a perdere la mia vera identità. Chi ero, i miei sogni, le mie paure e il mio scopo di vita. 

Tutto dimenticato. 

E mi ha anche portato a soffrire d’ansia, al punto che a 22 anni ho deciso di lasciare gli studi universitari perché non ero più in grado di viaggiare né stare lontano da casa.

Perdere l’unica strada che conoscevo, la vita che avevo costruito fino ad allora intorno ad una versione inautentica di me stessa, mi portò a diventare estremamente depressa. Tante sono state le volte in cui ho pensato di lasciare questo posto. 

Avevo solo 23 anni ma c’era qualcosa che non andava in me, una cosa che mi sembrava troppo grande da affrontare da sola. Non vedevo nessuna possibilità, nessuna luce alla fine del tunnel.

La mia famiglia non era in grado di capire cosa mi stava succedendo e ogni volta che mi sentivo incompresa, questa distanza creava un trauma ancora più profondo per me. 

Alla fine mi sono ritrovata disconnessa da me stessa, rifiutata perché diversa e non amata per quello che ero.

Fu grazie a Tommy, il ragazzo con stavo uscendo da quando avevo 16 anni, che iniziai ad andare in terapia.

Sapere che avevo fatto il primo passo del mio percorso personale di guarigione mi aveva fatto riacquistare un po’ di fiducia in me stesso, tanto da ricominciare a fare ciò che mi piaceva: mi iscrissi a delle lezioni di canto e iniziai a lavorare come segretaria.

La vita quotidiana non era facile, però. Soffrivo ancora di ansia e avevo ancora attacchi di panico, così la psichiatra mi prescrisse le benzodiazepine (Xanax) e anno dopo anno mi trovavo sempre più vicina al dipenderne. Potevo chiaramente vedere come dipendere da questo farmaco non era la soluzione per uscire da quello che stavo passando, inoltre non stavo ottenendo nuovi risultati con la terapia tradizionale. Fu in quel momento che mi venne fatta conoscere l’energia sottile del corpo umano e le terapie energetiche. Mi tuffai in ogni nuova tecnica e diventai appassionata di respiro consapevole e comunicazione col mondo spirituale.

Stavo decisamente meglio e con il supporto del farmaco, circondata dall’amorevole presenza di Tommy stavo vivendo una vita soddisfacente. Fino a quando, in una calda mattinata di agosto 2015, qualcosa andò storto sull’elicottero che Tommy stava pilotando e si schiantò a terra. Tommy fu operato d’urgenza e restò in sedia a rotelle. Fu un duro colpo per me. L’equilibrio che c’era tra noi era stato completamente rovesciato: da quel momento in poi io ero chi si doveva prendere cura di lui con tante aspettative e responsabilità sulle mie spalle più tutte le limitazioni che avevo a causa dell’ansia. Dopo lo shock iniziale, dovetti finalmente affrontare il fatto che la vita che avevo vissuto fino a quel punto non rifletteva chi ero realmente. 

Così, mentre lasciavo il mio lavoro per poter restare a casa a prendermi cura del mio ragazzo, decisi di restare positiva e usare il tempo in più che avevo per imparare nuove cose che mi appassionavano e per lavorare più in profondità su me stessa. Pian piano scoprendo la mia vera natura,  pian piano trasformando la mia vita. E un passo alla volta ho iniziato a lasciare da parte i medicinali diventando una portavoce accanita dei rimedi naturali. E in quel momento emerse anche il mio talento nello scrivere canzoni. Quasi un dono dall’alto di cui nessuno aveva mai notato la presenza, me compresa. Ho iniziato a studiare produzione musicale e a certificarmi in molte tecniche di guarigione energetica e spirituale. Sono diventata Cristalloterapeuta, in seguito ipnologa e Inner Child Healer.

Dato che il mio percorso è stato così lungo e intenso, posso realmente dire in prima persona quale tecnica funziona e quale no, basando il mio giudizio sulla mia personale esperienza. Oltre a questo, uno dei miei “doni” è saper intuitivamente scegliere tra tante, la frequenza più alta, che si tratti di un pacchetto di biscotti o di un corso online, lo percepisco facilmente. 

Per me” sopravvivere”, cioè convivere con ansia e paure non è accettabile. Voglio scavare, andare a fondo, perché credo che una vita senza compromessi sia possibile. Credo in un futuro fatto di pura libertà. 

Risvegliare la speranza di questo è la mia missione, perché credo che qualsiasi cosa sia possibile se tu diventi il guaritore di te stesso, quello che stai aspettando per salvarti. 

Io sono il lavoro in corso che è la prova vivente di questo. 

E quando scrivo una canzone, faccio una seduta o insegno respiro consapevole, il mio unico scopo è dare potere in mano al mio cliente, portandolo a vibrare ad un’alta frequenza, dove avvengono i miracoli e dove ci si immerge nella libertà.

 
 
 
 

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